(a cura di Lidia Cirillo)
Edizioni Alegre, Roma
L’opzione populista dei movimenti anti-gender (pp. 49-63)
La forte mobilitazione contro la cosiddetta “teoria del gender”, inaugurata nelle piazze italiane nell’estate 2013 dai presidi de La Manif Pour Tous (poi diventati Generazione Famiglia), ha modificato i termini del conflitto politico intorno alle questioni di genere e sessualità.
Oggetti e soggetti del conflitto, retoriche, discorsi, attori individuali e collettivi, gruppi e movimenti, alleanze e strategie, già presenti nell’arena pubblica o emersi proprio in occasione di tale conflitto, si sono trovati riposizionati e riconfigurati da quello che senza dubbio assume le caratteristiche di un evento politico.
La mobilitazione anti-gender ha infatti aperto una nuova sequenza politica che ha posto le questioni di genere e sessualità, i vissuti delle minoranze sessuali, i movimenti e le comunità Lgbtqi (lesbiche, gay, bisessuali, trans, queer, intersex, e altri) al centro del contenzioso pubblico….