Riflessioni, Massimo Prearo

Riflessione
5 giugno 2019

Sulla scia del World Congress of Families, prosegue la campagna di formazione e di reclutamento di attivisti e simpatizzanti anti-gender, pro-life e pro-family.
Tra le tante iniziative dei nuovi movimenti cattolici, tra cui le famose conferenze organizzate nelle e, spesso, dalle parrocchie, con l’appoggio silente e inerme dei prelati e della gerarchia ecclesiastica, interessante la “Scuola di bioetica” organizzata da ProVita & Famiglia (nuova associazione nata dalla fusione tra ProVita onlus e Generazione famiglia – ex Manif Pour Tous Italia) a Roma il prossimo settembre.
I temi “gender” riguardano – come sempre – i diritti civili (rigorosamente tra virgolette), il genere neutro, la famiglia naturale (rigorosamente senza virgolette), e integrano la questione del cosiddetto “ormone bloccante” per giovani trans, la triptorelina. Si parla anche di eutanasia, aborto, felicità e morale cattolica in generale.
Di tutti questi temi ovviamente parlano “esperti”, la cui expertise è di essere cattolici integralisti, formati nelle istituzioni del sapere cattolico e attivisti del movimento.
La solita gente, potremmo dire.
Ecco, questi stessi negli ultimi mesi sono stati accolti in varie commissioni parlamentari come “esperti” su questioni legate a genere, sessualità e famiglia, dove hanno difeso posizioni contrarie all’esercizio dei diritti altrui, utilizzando però argomenti “scientifici” in nome di una expertise “accademica” e non, come di fatto è, cattolica.
Il credo religioso spacciato per verità scientifica, esperti cattolici spacciati per rinomati accademici, associazioni integraliste spacciate per difensori della democrazia e del pluralismo.
In pochi anni, i nuovi movimenti cattolici hanno invaso lo spazio e il dibattito pubblici. Alcuni pensano ancora che siano quattro gatti e tre invasati, pochi fanatici e sparuti cattolici d’altri tempi. Altri pensano che in fondo a questi di gay e trans non interessi molto, e che siano preoccupati solo o soprattutto dall’emancipazione delle donne.
Dalla crociata anti-gender al congresso delle famiglie, dalle parrocchie alle scuole, dalla piazza al parlamento, i nuovi movimenti cattolici stanno distruggendo le istituzioni e la democrazia, dall’interno.
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